mercoledì 24 dicembre 2014

Gallo Rotten Awards- Il peggio del 2014

Dopo avere premiato il meglio di questo anno di wrestling, selezioniamo oggi il peggio del peggio di quanto avvenuto nel corso del 2014.
Siccome è Natale e mi sento un po' più allegro, darò un taglio più comico e goliardico all'articolo.
Le categorie rimangono le stesse ( con qualche piccola aggiunta) e siamo pronti a farci due risate.
N.B: Selezionare il migliore wrestler dell'anno è relativamente facile. Scegliere il peggiore diventa quasi impossibile. Troppi gli aspetti di cui tenere conto, per questo l'unico premio al singolo è quello di "Overrated wrestler of the year".

Worst Tag Team of the Year: Gracies Family (NJPW)
Chiariamo, finché se ne stavano con Sakuraba potevo anche sopportarli. Dicevo: "Massì, tanto due mezzeseghe che occupano 10 minuti posso anche tollerarli". Poi arriva Nagata, che è campione GHC tra le altre cose. E vincono. Poi arriva Nakamura in coppia con Sakuraba. E vincono. Poi uno dei due affronta lo stesso Nakamura per il titolo intercontinentale. E fortunatamente perde. Ora, capisco l'importanza della famiglia Gracie, capisco la storia che li lega a Sakuraba (ma perché hanno ritirato fuori sto cadavere?) e a Nakamura, ma io sto guardando un fottuto show di wrestling. Imbarazzanti, sotto ogni punto di vista.
L'espressività facciale fatta a persona

Worst match of the year: Divas elimination match (Survivor Series, WWE)
Anche qui i Gracie ci starebbero bene, ma non voglio darli troppe soddisfazioni. Dunque, da dove parto? Ah già, è durato 13 minuti. E penso che il minutaggio parli per sé. Come dite? La divisione divas va valorizzata? Certamente, ma finché sullo stesso ring si trovano Alicia Fox e Cameron (a proposito, due delle divas più irritanti che abbia mai visto) la divisione è destinata a rimanere attaccata al respiratore artificiale. Ah, bello lo schienamento dopo un back breaker. Magie della WWE.

Worst promotion of the year: TNA e Wrestle-1 (ex aequo)
Io capisco i blindmark e i difensori ad oltranza della TNA. Seriamente, li capisco. La mancanza di una seria alternativa mainstream alla WWE causa spesso un senso di oppressione e distaccamento dal prodotto offerto dalla compagnia di Stamford. Il problema è che la TNA attuale è la sorella brutta di quella del biennio 2007-2009. E non venitemi a dire "Ma i match sono belli!", perché una promotion di wrestling non si fonda esclusivamente sul workrate. Nell'ordine quest'anno abbiamo avuto:
-Una storyline basata sulla Summer of Punk con protagonista AJ Styles nel tentativo di rinnovarli il contratto. Peccato che Styles lasci veramente la compagnia.
-Magnus ed Eric Young World champion. Sì, è successo, non era un vostro sogno.
-Il mancato rinnovamento del contratto con Spike TV. La causa? La direzione del network aveva vietato ogni coinvolgimento di Vince Russo nella direzione di Impact Wrestling. E chi faceva da "supervisore e consigliere" nel backstage? Esatto, Russo.
-Feud che iniziano e si concludono nel giro di una puntata (Bram docet).
-I contratti che scadono prima di Bound of Glory (Angle docet).
Poi ci sono cose che hanno funzionato (Roode, Lashley, in parte Storm, i Wolves), ma veramente troppo poco per quella che sarebbe la compagnia numero 2 degli USA.
E la Wrestle-1? Un circo degli orrori. Dopo avere rubato metà del roster AJPW, pelatone Mutoh ha dato vita alla peggiore federazione nipponica di cui abbia memoria (sì, la considero peggio della HUSTLE). Dopo i mille Sanada vs KAI, il tristissimo feud con la Zero-1, Mutoh annuncia la nascita del titolo massimo della federazione che rimarrà "prerogativa dei giovani" per usare le parole del pelatone. E chi diventa campione il 1 novembre in uno show di celebrazione per i 30 anni di carriera?
No, purtroppo non è Hama.

Worst PPV/Special event: Bound for Glory 2014 (TNA- Wrestle-1)
Sorpresi? Vi dirò la verità: l'evento in sé non è nemmeno stato malaccio, ci sono stati PPV WWE peggiori. è tutto quello che sta intorno a lasciarmi di merda. Bound for Glory dovrebbe essere la Wrestlemania della TNA, l'evento più importante dell'anno, lo show che ognuno attende con trepidazione. E quest'anno? I geni del male della direzione della TNA e della Wrestle-1 (esiste un accordo tra le due compagnie) decidono di tenere l'evento in Giappone, alla Korakuen Hall. Scelta discutibilissima. Punto primo: in Giappone si inculano già di striscio la WWE, figuriamoci la TNA. Punto secondo: perché non organizzarla nel Regno Unito? La fanbase della federazione di Nashville in Inghilterra è molto forte e lo dimostrano i successi nei vari tour. Ma alla TNA i conti 2+2 non piacciono.
Alla fine ne esce fuori una specie di supercard a caso dove l'unico match ad avere senso è il Main Event. Peccato che sfanculizzi tutto il lavoro fatto per lanciare Sanada e Storm. Chi vince? Sì, stavolta avete indovinato.
L'ospizio può attendere
Worst feud: Bella vs Bella (WWE)
Prendete un pezzo di carta vetrata e strofinatelo sulla pelle fino a vedere i muscoli. è questo che ho provato mentre vedevo questo  pseudo feud svilupparsi. Nikki Bella è anche discreta ad interpretare l'heel, ma Brie nella recitazione è uno strazio. Poi le due si sono riconciliate. Così, senza una spiegazione. #MisteridellaWWE

Overrated wrestler of the year: Bad Luck Fale (NJPW)
Metti insieme qualche buon gaijin e qualche gaijin osceno. Ah, e Takahashi. Cosa nasce? Il Bullet Club, la stable che fa segare migliaia di fans americani. Ma c'è un elemento che sovrasta tutti gli altri in segaggine: Bad Luck Fale. Prendete Ryback. Avete presente? Scarso sul ring ed imbarazzante fuori? Bene, ora immaginatelo più scarso ed ancora più imbarazzante fuori. Il risultato è il signor Fale. Come nel caso dei Gracies, finché sta nei tag match a prendersi schienamenti lo posso tollerare. Ma quando batte Nakamura e ripeto, Nakamura, uno dei migliori wrestler giapponesi degli ultimi dieci anni, vincendo il titolo intercontinentale (che viene venduto come secondo titolo per importanza dalla federazione, ma di fatto è un soprammobile), permettete che un giretto in bagno per vomitare sia lecito.

Most Disappointing wrestler of the Year: Roman Reigns (WWE)
Lo dico? Lo dico. Io credevo in Reigns. Credevo nel fatto che, una volta finita l'esperienza nello Shield, sarebbe riuscito a migliorare in singolo. Mi sbagliavo e la verità è sotto gli occhi di tutti. Scarso sul ring (e no, non è scarso perché fa poche mosse, ma perché vengono buttate a caso nel corso del match) ed inguardabile fuori, con segmenti che rasentano l'agghiacciante.

Kevin Nash Memorial: Rey Mysterio (WWE)
Piccola spiegazione: conoscete tutti Kevin Nash, vero? Esatto, l'uomo che si è infortunato sollevando la cesta dei giocattoli del figlio. Mi sembrava doveroso tributarlo con un premio per il wrestler che si infortuna solo uscendo di casa. Quest'anno, ahimè, è Mysterio a portarsi a casa l'ambito riconoscimento. Ritengo Mysterio il più grande junior di sempre ma l'età ed il fisico non giocano più a suo favore. Ogni volta che mette un piede su un ring passa i due mesi successivi in riabilitazione. E si è pure preso i fischi alla Rumble...

Bene, è tutto per oggi. Colgo l'occasione per augurarvi un buon Natale, un buon finale di 2014 ed uno scoppiettante inizio di 2015.
Al prossimo anno,
Mattia.

lunedì 22 dicembre 2014

Gallo Awards - The best of 2014

No, non sono ancora morto (e il secondo episodio dello speciale su CM Punk arriverà sicuramente nel 2015). Ultimo appuntamento dell'anno per assegnare i tradizionali premi  a ciò che si è maggiormente distinto in questo anno di wrestling. Dividerò l'assegnazione in due articoli: uno è questo e l'altro uscirà, spero, prima di Natale e avrà come tema il peggio del 2014.
Prima di iniziare, vorrei fare due premesse:
1) Causa impegni scolastici, quest'anno ho potuto seguire interamente solo poche promotions (WWE, ROH, PWG e NJPW) e ho recuperato solo in questo ultimo mese quello che c'era da recuperare (più o meno tutto dal Giappone, CZW e DG USA, lasciando perdere del tutto la EVOLVE)
2) Il 2014 non mi è piaciuto. Ma ve ne accorgerete poi.
Le categorie sono le classiche e possiamo finalmente partire.

Wrestler of the Year- Adam Cole (ROH, PWG)
In quello che è stato un anno abbastanza "particolare" per la ROH, Cole ha continuato il cammino cominciato nella seconda metà del 2013. Garanzia sul ring ed al microfono, Cole è un heel con i controfiocchi e lo ha dimostrato anche nel bel match contro Jay Briscoe di Final Battle. Fossi la WWE un occhio ce lo butterei...
Degni di nota anche Ricochet, O'Reilly, l'inossidabile Tanahashi, Nakamura e Brock Lesnar.


Tag Team of the Year- ReDragon (ROH, NJPW)
Se in ambito major statunitense la tag team division è moribonda, tra indies e NJPW i tag team che si contendono i titoli di categoria sono sempre quelli: gli onnipresenti Young Bucks, i Forever Hooligans e i ReDragon. Mi è sembrato giusto premiare questi ultimi, perfetta rampa di lancio per il giovane e talentuoso O'Reilly e possibilità di rilancio per Bobby Fish. Da tenere d'occhio per il prossimo anno i Juicy Product, di cui non sono riuscito purtroppo a vedere molto oltre ai match in CZW.


Promotion of the Year- NJPW
In un anno in cui major e indies americane non hanno brillato, la NJPW riesce a far breccia nel mercato americano. Workrate sempre a livelli più che buoni, roster di alto livello e storie che si sviluppano e concludono in modo (quasi) sempre coerente. I difetti ci sono (i Gracies ad inizio anno, il Bullet Club che ormai non ha più niente da dire, la tag team division messa molto male) ma il prodotto si mantiene sempre di livello. Permettetemi di spezzare una lancia in favore della nuova AJPW che nell'ultima parte dell'anno ha mostrato i primi segni di una possibile rinascita, ma ne parleremo meglio in un articolo futuro.

PPV/ Special Event of the Year- NJPW Power Struggle 2014
Manifesto dell'attuale NJPW. Quattro i match da segnalare, oltre al resto della card sufficiente (ad eccezione del match con Sakuraba e soci): il match per le cinture di coppia junior, Goto vs Ishii, Tanahashi e Ibushi vs Okada e YOSHI-HASHI e il Main Event tra Nakamura e Shibata. Recuperatelo se ne avete l'occasione, ne vale la pena.

Most improved wrestler of the year- Seth Rollins (WWE)
Le abilità sul ring dell'ex Tyler Black non sono mai state in discussione. Ciò che non convinceva appieno erano invece le doti al microfono e nell'extraring. Ebbene, non solo il buon Rollins è migliorato notevolmente in questo campo, ma si sta anche dimostrando un ottimo heel. Sicuramente uno dei cavalli sui cui puntare nel futuro prossimo.


Feud of the Year- Ambrose vs Rollins (WWE)
Più per mancanza di alternative che per altro. Metti insieme due giovani promettenti con una buona storia alle spalle ed esce fuori qualcosa di guardabile. Se quei due giovani si chiamano Ambrose e Rollins esce un must see. Un feud interpretato in maniera magistrale da entrambi le parti peccato solo per il finale, di cui, tra l'altro, non abbiamo ancora avuto una spiegazione (misteri della WWE).

Newcomer of the year-  Juicy Product (David Starr e JT Dunn) (CZW)
Come già detto prima, questi due mi hanno sorpreso positivamente, una delle poche cose che salvo di questo 2014 della CZW. Da tenere nei radar.

Shocking moment of the year- The end of the streak (WWE)
Poco da dire, Lesnar raccoglie una delle più pesanti eredità del wrestling moderno (con merito o meno? A voi l'ardua sentenza), presumibilmente nel tentativo di lanciare il nuovo volto della compagnia. Degni di nota anche il debutto di Sting nella compagnia di Stamford e l'abbandono di CM Punk.

Match of the year- Sami Zayn vs Adrian Neville (NXT Takeover R Evolution) (WWE)
Probabilmente molti di voi criticheranno questa scelta. è vero, ci sono stati i vari Nakamura vs Tanahashi, Cole vs Briscoe, Atlantis vs Ultimo Guerrero (a proposito, il miglior match di lucha libre da molti anni a questa parte, a mio modestissimo parere), l'ottimo Shiozaki-Miohara vs  Akiyama-Omori, ma poche volte ho visto tutti i tasselli del puzzle confluire nella giusta posizione, ed uno di questi è il main event di R Evolution. Un'interpretazione straordinaria da parte di entrambi, storytelling a livelli altissimi e narrazione fluida e coerente. Una perla.


Bene, per oggi e tutto. Ci vediamo presto per l'assegnazione dei premi al PEGGIO del 2014 (ci sarà da ridere, ve lo anticipo).
Alla prossima,
Mattia