lunedì 22 dicembre 2014

Gallo Awards - The best of 2014

No, non sono ancora morto (e il secondo episodio dello speciale su CM Punk arriverà sicuramente nel 2015). Ultimo appuntamento dell'anno per assegnare i tradizionali premi  a ciò che si è maggiormente distinto in questo anno di wrestling. Dividerò l'assegnazione in due articoli: uno è questo e l'altro uscirà, spero, prima di Natale e avrà come tema il peggio del 2014.
Prima di iniziare, vorrei fare due premesse:
1) Causa impegni scolastici, quest'anno ho potuto seguire interamente solo poche promotions (WWE, ROH, PWG e NJPW) e ho recuperato solo in questo ultimo mese quello che c'era da recuperare (più o meno tutto dal Giappone, CZW e DG USA, lasciando perdere del tutto la EVOLVE)
2) Il 2014 non mi è piaciuto. Ma ve ne accorgerete poi.
Le categorie sono le classiche e possiamo finalmente partire.

Wrestler of the Year- Adam Cole (ROH, PWG)
In quello che è stato un anno abbastanza "particolare" per la ROH, Cole ha continuato il cammino cominciato nella seconda metà del 2013. Garanzia sul ring ed al microfono, Cole è un heel con i controfiocchi e lo ha dimostrato anche nel bel match contro Jay Briscoe di Final Battle. Fossi la WWE un occhio ce lo butterei...
Degni di nota anche Ricochet, O'Reilly, l'inossidabile Tanahashi, Nakamura e Brock Lesnar.


Tag Team of the Year- ReDragon (ROH, NJPW)
Se in ambito major statunitense la tag team division è moribonda, tra indies e NJPW i tag team che si contendono i titoli di categoria sono sempre quelli: gli onnipresenti Young Bucks, i Forever Hooligans e i ReDragon. Mi è sembrato giusto premiare questi ultimi, perfetta rampa di lancio per il giovane e talentuoso O'Reilly e possibilità di rilancio per Bobby Fish. Da tenere d'occhio per il prossimo anno i Juicy Product, di cui non sono riuscito purtroppo a vedere molto oltre ai match in CZW.


Promotion of the Year- NJPW
In un anno in cui major e indies americane non hanno brillato, la NJPW riesce a far breccia nel mercato americano. Workrate sempre a livelli più che buoni, roster di alto livello e storie che si sviluppano e concludono in modo (quasi) sempre coerente. I difetti ci sono (i Gracies ad inizio anno, il Bullet Club che ormai non ha più niente da dire, la tag team division messa molto male) ma il prodotto si mantiene sempre di livello. Permettetemi di spezzare una lancia in favore della nuova AJPW che nell'ultima parte dell'anno ha mostrato i primi segni di una possibile rinascita, ma ne parleremo meglio in un articolo futuro.

PPV/ Special Event of the Year- NJPW Power Struggle 2014
Manifesto dell'attuale NJPW. Quattro i match da segnalare, oltre al resto della card sufficiente (ad eccezione del match con Sakuraba e soci): il match per le cinture di coppia junior, Goto vs Ishii, Tanahashi e Ibushi vs Okada e YOSHI-HASHI e il Main Event tra Nakamura e Shibata. Recuperatelo se ne avete l'occasione, ne vale la pena.

Most improved wrestler of the year- Seth Rollins (WWE)
Le abilità sul ring dell'ex Tyler Black non sono mai state in discussione. Ciò che non convinceva appieno erano invece le doti al microfono e nell'extraring. Ebbene, non solo il buon Rollins è migliorato notevolmente in questo campo, ma si sta anche dimostrando un ottimo heel. Sicuramente uno dei cavalli sui cui puntare nel futuro prossimo.


Feud of the Year- Ambrose vs Rollins (WWE)
Più per mancanza di alternative che per altro. Metti insieme due giovani promettenti con una buona storia alle spalle ed esce fuori qualcosa di guardabile. Se quei due giovani si chiamano Ambrose e Rollins esce un must see. Un feud interpretato in maniera magistrale da entrambi le parti peccato solo per il finale, di cui, tra l'altro, non abbiamo ancora avuto una spiegazione (misteri della WWE).

Newcomer of the year-  Juicy Product (David Starr e JT Dunn) (CZW)
Come già detto prima, questi due mi hanno sorpreso positivamente, una delle poche cose che salvo di questo 2014 della CZW. Da tenere nei radar.

Shocking moment of the year- The end of the streak (WWE)
Poco da dire, Lesnar raccoglie una delle più pesanti eredità del wrestling moderno (con merito o meno? A voi l'ardua sentenza), presumibilmente nel tentativo di lanciare il nuovo volto della compagnia. Degni di nota anche il debutto di Sting nella compagnia di Stamford e l'abbandono di CM Punk.

Match of the year- Sami Zayn vs Adrian Neville (NXT Takeover R Evolution) (WWE)
Probabilmente molti di voi criticheranno questa scelta. è vero, ci sono stati i vari Nakamura vs Tanahashi, Cole vs Briscoe, Atlantis vs Ultimo Guerrero (a proposito, il miglior match di lucha libre da molti anni a questa parte, a mio modestissimo parere), l'ottimo Shiozaki-Miohara vs  Akiyama-Omori, ma poche volte ho visto tutti i tasselli del puzzle confluire nella giusta posizione, ed uno di questi è il main event di R Evolution. Un'interpretazione straordinaria da parte di entrambi, storytelling a livelli altissimi e narrazione fluida e coerente. Una perla.


Bene, per oggi e tutto. Ci vediamo presto per l'assegnazione dei premi al PEGGIO del 2014 (ci sarà da ridere, ve lo anticipo).
Alla prossima,
Mattia


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