domenica 18 gennaio 2015

Pro Wrestling History: Summer of Punk

Rileggendo il primo articolo sulla carriera di CM Punk, mi sono accorto di avere trattato molto superficialmente uno dei momenti più importanti per il wrestler di Chicago: la famosa Summer of Punk. Rimedio quindi con questo articolo di approfondimento e approfitto dell'occasione per augurarvi (ancora) un buon 2015.

Innanzitutto, che cosa è la Summer of Punk? La Summer of Punk è stata la storyline principale della ROH nel corso del dell'estate 2005, una storyline che oltre a Punk ha coinvolto vecchi rivali, amici e nuove leve. Ma andiamo con ordine.
Giugno 2005: CM Punk ha sostenuto già diversi try-out in WWE e pare che la firma del contratto con la compagnia di Stamford sia imminente. è in questo clima che il 18 del mese Punk affronta il campione ROH Austin Aries a Death Before Dishonor. Dopo un match combattuto, sostenuto dai cori assordanti del pubblico, il Second City Saint riesce a fare suo il tanto agognato titolo.

Il post match segna l'inizio della storyline. Punk prende un microfono e, oltre a coniare l'espressione "Pipe bomb", mette in scena uno dei suoi promo più famosi, la parabola del serpente. Lo Straight Edge Savior volta inaspettatamente le spalle al pubblico, attacca le leggende della ROH e minaccia di portare il titolo con sé in WWE. Ma le sorprese non finiscono qui. Christopher Daniels infatti ritorna nella federazione che lo ha lanciato ad alti livelli e sfida Punk per il titolo.

A Sign of Dishonor, Punk compie l'atto più offensivo nei confronti della compagnia: firma infatti il suo contratto WWE sulla cintura massima ROH, scatenando l'indignazione dei fans. Ad interrompere la cerimonia sono due ex WWE, James Gibson (Jamie Noble) e Mick Foley. L'Hardcore Legend invita il campione a difendere il titolo la sera stessa e Punk sceglie come sfidante un giovane di buone prospettive, Jay Lethal.

Archiviata la pratica Lethal, la ROH fa tappa a New York. Punk, ancora una volta, minaccia di andarsene con il titolo e viene ostacolato un'altra volta da Foley. Lo sfidante di Escape from New York è un altro giovane, Roderick Strong, anch'egli sconfitto senza troppe difficoltà da Punk.
La settimana dopo, a Fate of an Angel, il wrestler di Chicago causa prima la sconfitta di Daniels nel suo match contro Matt Hardy e sconfigge poi James Gibson con una scorrettezza, mantenendo così il titolo.
La resa dei conti con Daniels avviene a The Homecoming. Il match tra i due finisce per time limit dopo che la contesa supera i 60 minuti. Punk mantiene il titolo ma viene attaccato a fine match dal vecchio rivale Samoa Joe.

La corsa per il titolo diventa quindi una corsa a quattro. A Redemption va in scena un fatal four way con Joe, Gibson e Daniels. Dopo che una serie di incomprensioni portano all'eliminazione del Fallen Angel e della Samoan Submission Machine, Punk rimane sul ring con Gibson, il quale era stato precedentemente infortunato dal campione in carica. Con una super tiger driver e la sorpresa del pubblico, Gibson vince match e cintura. Nel post-match, Punk accetta sportivamente la sconfitta e lascia festeggiare a Gibson il più grande traguardo della sua carriera (tornerà a jobbare in WWE non molto tempo dopo).

Il giorno dopo, il 13 agosto, va in scena l'ultimo capitolo dell'incredibile estate di Punk. Nella città natale di Chicago, Punk affronta in un 2 out of 3 falls l'amico di sempre, Colt Cabana. Interessante notare come Punk si continui ad atteggiare da heel (arriva a rubare la finisher dell'amico, la Colt 45) per tutta la durata della contesa, nonostante durante l'entrata sul ring faccia trasparire tutta la sua emozione. Cabana vince il match e festeggia in un bagno di Pepsi insieme al resto del roster la nuova avventura dell'amico fraterno.
Punk ritornerà one night only in ROH, combattendo insieme a Danielson in un match contro Adam Pearce e Jimmy Rave.

Per oggi è tutto, ci vediamo presto con un articolo sull'attuale situazione della AJPW.
Namaste,
Mattia

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